I fratelli Jungeblodt reinvestiranno per favorire l’integrazione delle due società e valorizzare persone e competenze

IGI Private Equity prosegue la strategia di investimento focalizzata sulla transizione sostenibile di aziende famigliari annunciando che OME S.r.l., società nel suo portafoglio, ha acquisito il 100% della Jungeblodt GmbH da Klemens e Heinrich Jungeblodt.

La storica azienda è concorrente attiva nella produzione di sistemi di fissaggio per applicazioni critiche che apparteneva alla omonima famiglia da cinque generazioni. Con sede a Warstein, (in Germania) Jungeblodt realizza oltre € 30 milioni di fatturato con buona marginalità vendendo i propri prodotti sia in Germania sia all’estero, USA e Cina inclusi.

Nell’ambito dell’operazione, i fratelli Jungeblodt reinvestiranno una parte del ricavato dalla vendita per favorire l’integrazione delle due realtà e la valorizzazione di tutte le persone e le competenze presenti nelle due aziende. In aggregato, il gruppo conterà su quasi 400 dipendenti divisi nei poli produttivi di Erba, Cividate Camuno e Warstein.

OME S.r.l., acquisita da IGI nel 2021 dai tre fratelli Filippo, Diego e Carlo Farina, opera da oltre 70 anni nella produzione di sistemi di fissaggio per applicazioni critiche soprattutto nel comparto off-shore, marino e della power generation, dove è richiesta assoluta affidabilità, precisione dei prodotti insieme a certificazioni sui processi produttivi molto stringenti.

OME ha realizzato una importante crescita organica dall’ingresso di IGI, raggiungendo € 50 milioni di fatturato con una marginalità superiore al 20% e un’ottima generazione di cassa. Grazie a questa ottima performance, il management team di OME, guidato da Andrea Zuccarino, ritiene l’integrazione con Jungeblodt un’ottima opportunità di crescita esterna, raggiungendo nuovi clienti in mercati non ancora presidiati, allargando la gamma prodotti e ampliando la capacità produttiva che le due realtà possono offrire sia in termini qualitativi sia quantitativi. L’obiettivo delle due aziende è di arrivare a € 100 milioni di fatturato nel giro di pochi anni, mantenendo la straordinaria qualità dei prodotti e della capacità di servire i clienti con prodotti speciali ad elevato contenuto tecnologico.

“Questa operazione permetterà il consolidamento del Gruppo OME nel segmento dei sistemi di fissaggio critici attraverso l’unione di due storiche realtà produttive nei paesi leader a livello mondiale per le lavorazioni meccaniche e primi in Europa nella produzione di acciaio” dichiara Andrea Zuccarino, CEO di OME.

OME è stata assistita nell’operazione da Equita Mid Cap Advisory per i profili M&A con il CEO Filippo Guicciardi, Andrea Dubini (Director) e Riccardo Zanasi (Associate).  PWC ha seguito la due diligence finanziaria con il Partner Giovanni Tinuper e il Senior Manager Giuseppe Cerfeda. Lo studio Flick Gocke Schaumburg ha seguito la due diligence legale e fiscale.  Molinari Agostinelli si è occupato della strutturazione del deal, con il Partner Ottavia Alfano ed il Senior Associate Andrea Cristiani.  ERM ha curato invece la due diligence EHS, con il Partner Giovanni Aquaro e il Director Marco Orecchia.  BonelliErede ha seguito i profili legali dell’operazione e i profili antitrust con un team guidato dal Partner Giulia Bianchi Frangipane e composto dal Managing Associate Marco Cislaghi e i Trainee Angelica Morandini e Melian Zheng.

I venditori sono stati assistiti da MCF Corporate Finance con il Partner Stefan Edlich e l’Associate Felix Forberich per i profili M&A e dallo studio Freshfields per tutti gli aspetti contrattuali e societari dell’operazione con un team interdisciplinare guidato dal Partner Prof. Christoph H. Seibt.  Lo studio Simmons & Simmons ha prestato assistenza alla Società per quanto riguarda la contrattualistica banca con il Partner Alessandro Elisio, l’Associate Filippo Neri e la Trainee Alice Martina Gesualdo.

Dentons ha assistito lato banche finanziatrici (Intesa Sanpaolo, BPER Banca e Crédit Agricole) con un team coordinato dal Partner Alessandro Fosco Fagotto e dal Partner Edoardo Galeotti, coadiuvati dall’Associate Gaia Grossi e dal Trainee Giovanni Vianello.